Un’informazione corretta, affidabile e scientifica per contrastare le false notizie
In occasione di un’intervista, l’immunologo e oncologo professor Alberto Mantovani, direttore scientifico di Humanitas e docente in Humanitas University, uno dei ricercatori più citati nella letteratura scientifica, insignito di numerosi premi nazionali e internazionali per il suo importante contributo al progresso delle conoscenze mediche, ha affermato come lo scetticismo nei confronti della scienza e del metodo scientifico e, in particolare, l’allarmismo nei confronti della pratica vaccinale, sia frutto di una profonda disinformazione e di false notizie che circolano sul web.
Oggi, infatti, le informazioni sono molto amplificate e non è facile per le persone riconoscerne la veridicità e la credibilità. Poiché questa situazione può risultare molto pericolosa per la salute di tutti, il professore invita operatori sanitari e addetti alla divulgazione ad attivarsi per “alfabetizzare” la popolazione.
Mancanza di cultura scientifica e sfiducia nelle istituzioni
“Il problema di base è che da un punto di vista scientifico – ha affermato il professor Mantovani – il nostro Paese è largamente analfabeta e ha un atteggiamento di rifiuto nei confronti di chi ha più competenze”. E non solo: nella società circolano “corbellerie scientifiche” che sono ritenute credibili a tutti i livelli, a cui si aggiunge anche la scarsa fiducia nelle istituzioni.
“Sul web, ad esempio, un falso clamoroso come quello di Wakefield sulla correlazione tra autismo e vaccini continua a godere di credibilità”, aggiunge.
Come contrastare le false notizie: informazioni chiare da fonti autorevoli
“Il primo vaccino contro le fake news è quello di essere informati da persone autorevoli. L’autorevolezza delle fonti è fondamentale per orientare le nostre scelte”, ha spiegato Mantovani.
“Come direbbe Karl Popper – ha aggiunto il professore – noi abbiamo il dovere di comunicare nel modo più semplice, corretto e umile possibile. E l’esistenza di una stampa di qualità ha reso i medici più responsabili. Dobbiamo rendere conto di quello che facciamo e diciamo, non nasconderci dietro un linguaggio incomprensibile che spesso denota idee poco chiare. Il confronto con un’informazione di qualità è una sfida da raccogliere”.
Ancora idee poco chiare sui vaccini
Secondo il professor Mantovani, nonostante oggi esista una maggiore consapevolezza delle conoscenze mediche, tuttavia “si assiste a un rifiuto della mediazione di chi ha competenza”.
Per quanto riguarda, per esempio, il tema molto discusso dei vaccini, sul quale la comunità scientifica non ha dubbi, poiché essi rappresentano una delle scoperte mediche più importanti nella storia dell’umanità che ha salvato tante vite umane, è paradossale che la parte di popolazione con più riserve sia quella più colta. “E il prezzo di molte sciocchezze è stato pagato dai pazienti, in termini di sofferenza e mancate cure; basti pensare al caso Di Bella o al siero di Bonifacio”, conclude Mantovani.