Una nuova terapia farmacologica per gestire l’asma
L’asma è una malattia infiammatoria cronica delle vie aeree che colpisce circa 300 milioni di persone nel mondo (in Europa sono circa 30 milioni i bambini e gli adulti di età inferiore ai quarantacinque anni che ne sono affetti).
Spesso, però, i pazienti tendono a sottovalutare la patologia e a non trattarla in maniera continuativa e regolare. Secondo i dati, infatti, solo un paziente su tre segue correttamente le indicazioni e la terapia farmacologica prescritta dal medico, necessarie per stabilizzare la situazione ed evitare l’insorgenza delle crisi.
È dimostrato che se una persona asmatica non si cura e continua ad avere degli attacchi, la sua funzione respiratoria diminuisce notevolmente rispetto al decadimento funzionale fisiologico.
La strategia per gestire l’asma
Tosse, respiro sibilante, difficoltà a respirare, senso di oppressione al torace, sono i principali sintomi dell’asma, la cui intensità varia in rapporto all’entità dell’ostruzione bronchiale e al grado della sua percezione da parte del paziente.
Gli attacchi d’asma peggiorano questi sintomi e, di conseguenza, la funzionalità polmonare; per questo motivo è di fondamentale importanza prevenire questi attacchi, attraverso l’adozione di adeguate strategie, comportamentali e farmacologiche, che prevedono la collaborazione tra pazienti e operatori sanitari.
Un nuovo modo di affrontare l’asma
In tema di trattamento dell’asma, i dati di mercato italiani dimostrano come finora ci sia stata l’erronea tendenza a fare un eccessivo affidamento sui broncodilatatori beta 2-agonisti a breve durata d’azione (SABA), le famose “bombolette blu”, in quanto questi farmaci consentono solo un sollievo temporaneo dei sintomi senza, però, agire sull’infiammazione sottostante. È stato evidenziato che i SABA, da soli, non sono in grado di proteggere i pazienti dagli attacchi acuti e il loro uso regolare o frequente porta a un aumento del rischio di riacutizzazioni, con conseguente progressiva modifica della struttura delle vie respiratorie del paziente.
A questo proposito, il dottor Giorgio Walter Canonica, professore di Medicina Respiratoria in Humanitas University e responsabile del Centro Medicina Personalizzata Asma e Allergologia di Humanitas, ha fatto sapere che oggi l’asma viene gestita in modo differente rispetto agli ultimi trent’anni, attraverso una nuova terapia farmacologica, raccomandata sia negli adulti sia negli adolescenti, che consente di ridurre sensibilmente gli attacchi gravi.
“Le nuove Linee Guida – ha precisato l’esperto – non raccomandano più il trattamento con i soli SABA, ma piuttosto una combinazione di corticosteroide inalatorio (Ics) + beta2-agonisti a lunga durata d’azione (LABA)- formoterolo. Quando insorge l’attacco d’asma, lo stimolo infiammatorio non è controllato per cui, oltre al broncodilatatore, è necessario somministrare l’antinfiammatorio”.
La consulenza specialistica gratuita
Il professor Canonica ha più volte ribadito quanto sia importante la costante e giusta informazione in merito a questa patologia ed è per questo che incoraggia a sensibilizzare le persone sull’importanza del controllo.
Dal 3 al 7 giugno 2019 prenderà il via su tutto il territorio nazionale una campagna di consulenze specialistiche gratuite che offrirà ai circa tre milioni di cittadini che soffrono di asma l’opportunità di effettuare una visita di controllo e ricevere informazioni utili, in termini sia di comportamento sia di trattamento, per una migliore gestione della propria malattia, che ha un forte impatto negativo sulla qualità della vita.
L’iniziativa rappresenta un’importante occasione per imparare ad avere un buon controllo dell’asma e ridurre il rischio di sue riacutizzazioni e di conseguenti visite d’emergenza o ricoveri.