Tecnici di laboratorio e infermieri, professionalità diverse per il bene del paziente


Al via la prima edizione del “Corso interdisciplinare Infermieristica e Tecniche di Laboratorio Biomedico” di Humanitas University

Collaborazione, competenza e conoscenza sono i pilastri su cui si basa il lavoro sinergico tra infermieri e tecnici di laboratorio, il cui fine è la cura e la tutela della salute del paziente.

Sono questi gli obiettivi della prima edizione del “Corso interdisciplinare Infermieristica e Tecniche di Laboratorio Biomedico”, una giornata dedicata ai diversi aspetti e necessità delle due professioni sanitarie che ha avuto come tema “Il prelievo venoso”. Quaranta partecipanti del secondo anno, circa venti per ognuno dei corsi di laurea, che hanno lavorato e si sono confrontati sul ruolo e le diverse funzioni annesse al prelievo venoso, come le responsabilità, la quantità e la qualità del materiale prelevato, i tempi e quando è necessario chiedere di rifare il prelievo. Quest’ultimo un tema che si presenta di frequente e che può essere gestito al meglio con una adeguata conoscenza del lavoro dell’altro.

«È stata la prima volta in cui è stato organizzato un corso multidisciplinare per due figure che di solito non si incontrano, ma che di fatto lavorano per un fine comune: la cura del cittadino – spiega Simone Cosmai – Coordinatore didattico del corso di laurea in Infermieristica, presso la sede di Bergamo. Conoscere le esigenze del lavoro altrui è importante per poter collaborare e sapere cosa è prioritario per l’altro: dal punto di vista dell’infermiere avere risultati corretti nei tempi, spesso brevi, per intervenire sul paziente tempestivamente e per il tecnico di laboratorio disporre di materiale di buona qualità e in quantità adeguata, al fine di un’analisi corretta».

La giornata è iniziata con una parte teorica sui diversi aspetti del prelievo venoso: dalla prescrizione degli esami di laboratorio, alla tecnica di prelievo, fino all’analisi che porta al risultato di laboratorio. Le ultime due ore, grazie anche alla partecipazione di alcuni studenti del terzo anno di Infermieristica, sono state dedicate all’esercitazione pratica del prelievo sui manichini in cui tutti hanno potuto cimentarsi. «Alla base di un buon esame di laboratorio c’è un prelievo di qualità – spiega Federico Fornoni – Docente presso il corso di laurea in Tecniche di Laboratorio Biomediche e Coordinatore Tecnico presso il Laboratorio Analisi di Humanitas Gavazzeni. Sapere quali sono le diverse fasi che portano ad un prelievo venoso di qualità dai due punti di vista: quello infermieristico che conosce il paziente e le relative criticità e quello di chi effettuata l’analisi del campione, ovvero il Tecnico di Laboratorio. È importante raggiungere insieme l’obbiettivo, un risultato di laboratorio che sia preciso ed accurato che riflette le reali condizioni del paziente, aspetto questo fondamentale per le decisioni cliniche successive».

Durante la prima parte del corso i partecipanti si erano naturalmente raggruppati con quelli del proprio corso, ma poi durante la prova pratica hanno iniziato a lavorare insieme, e a capire le necessità e le priorità delle diverse figure. La possibilità di conoscersi è stata importante e in pochissimo tempo è stato chiaro che infermieri e tecnici di laboratorio, avendo nozione l’uno del lavoro dell’altro, possono collaborare in modo efficace.

Continuare a realizzare attività multidisciplinari e fare esperienze anche in altri ambiti legati alla professione arricchisce le persone e migliora il lavoro. Per il prossimo anno accademico è già programmata la seconda edizione del corso.

HUMANITAS GROUP

Humanitas è un ospedale ad alta specializzazione, centro di Ricerca e sede di insegnamento universitario. Ha sviluppato la sua organizzazione clinica istituendo centri di eccellenza specializzati per la cura dei tumori, di malattie cardiovascolari, neurologiche e ortopediche – oltre che un centro oculistico e un fertility center.