Personalizza le preferenze di consenso

Utilizziamo i cookie per aiutarti a navigare in maniera efficiente e a svolgere determinate funzioni. Troverai informazioni dettagliate su tutti i cookie sotto ogni categoria di consensi sottostanti. I cookie categorizzatati come “Necessari” vengono memorizzati sul tuo browser in quanto essenziali per consentire le funzionalità di base del sito.... 

Sempre attivi

I cookie necessari sono fondamentali per le funzioni di base del sito Web e il sito Web non funzionerà nel modo previsto senza di essi. Questi cookie non memorizzano dati identificativi personali.

I cookie funzionali aiutano a svolgere determinate funzionalità come la condivisione del contenuto del sito Web su piattaforme di social media, la raccolta di feedback e altre funzionalità di terze parti.

I cookie analitici vengono utilizzati per comprendere come i visitatori interagiscono con il sito Web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche di numero di visitatori, frequenza di rimbalzo, fonte di traffico, ecc.

I cookie per le prestazioni vengono utilizzati per comprendere e analizzare gli indici di prestazione chiave del sito Web che aiutano a fornire ai visitatori un'esperienza utente migliore.

I cookie pubblicitari vengono utilizzati per fornire ai visitatori annunci pubblicitari personalizzati in base alle pagine visitate in precedenza e per analizzare l'efficacia della campagna pubblicitaria.

Altri cookie sono quelli in fase di identificazione e non sono stati ancora classificati in alcuna categoria.

Sindrome di Cushing: un nuovo approccio per stimare le conseguenze individuali dell’eccesso di cortisolo


La sindrome di Cushing è una condizione caratterizzata da un eccesso di cortisolo e può essere causata dal trattamento cronico con corticosteroidi (sindrome di Cushing esogena) o da tumori, generalmente benigni, che producono cortisolo (sindrome di Cushing endogena). La sindrome di Cushing endogena è una condizione rara dovuta a cause dipendenti dall’ormone adrenocorticotropo (ACTH) – comunemente un adenoma ipofisario (malattia di Cushing) – o a cause ACTH-indipendenti – generalmente un adenoma surrenalico benigno. Complessivamente, l’incidenza annuale della sindrome di Cushing endogena varia tra 1,8 e 8 casi per milione di abitanti. La sindrome di Cushing esogena è, invece, molto più frequente, in quanto i corticosteroidi sono farmaci comunemente utilizzati per un’ampia gamma di patologie. Indipendentemente dalla causa della sindrome di Cushing, l’esposizione cronica all’eccesso di cortisolo determina lo sviluppo di numerose complicanze, tra cui ipertensione arteriosa, aumento di peso, diabete mellito, sindrome metabolica, alterazioni del sistema immunitario, osteoporosi e disturbi neuro cognitivi. Tali comorbidità si associano a compromissione della qualità di vita e ad un aumento della mortalità.

La diagnosi e il follow-up dei pazienti si basa su test ormonali che valutano il livello di eccesso di cortisolo su sangue e urine e su test dinamici volti a identificare l’origine (ipofisaria o surrenalica) dell’eccesso di cortisolo. Tuttavia, nessuno degli strumenti disponibili si è dimostrato pienamente accurato a causa del modello variabile di secrezione del cortisolo e dei limiti dei test immunoenzimatici utilizzati nei laboratori per la determinazione del cortisolo. Inoltre, gli effetti clinici dell’esposizione cronica all’eccesso di cortisolo dipendono non solo dall’intensità e dalla durata dell’eccesso, ma anche dal metabolismo periferico e dalla sensibilità individuale, non stimati dai test ormonali di laboratorio. Ne consegue il frequente riscontro, nella pratica clinica, di un’elevata variabilità tra i pazienti affetti da sindrome di Cushing in termini di sviluppo di complicanze (pazienti con lo stesso livello di eccesso di cortisolo sono esposti a complicanze diverse con gradi diversi di severità). Pertanto, la gestione di questi pazienti resta impegnativa in quanto è difficile individuare i pazienti più a rischio.

Fino ad oggi non sono disponibili nella pratica clinica strumenti in grado di valutare correttamente gli effetti individuali dell’eccesso di cortisolo. Uno studio condotto dalla dott.ssa Maria Francesca Birtolospecializzanda al 4° anno di Endocrinologia in Humanitas University – durante il suo periodo di ricerca nel team “Genomic and signaling of endocrine tumors” del Cochin Institut a Parigi, e pubblicato sull’importante rivista scientifica European Journal of Endocrinology a luglio 2024, ha esplorato l’impatto dell’eccesso di cortisolo sul trascrittoma utilizzando prelievi ematici di pazienti con ipercortisolismo. Tale studio ha dimostrato come nuovi approcci, basati su analisi omiche, possono predire con ottima accuratezza il livello di eccesso di cortisolo, superando i limiti dei test di laboratorio attualmente disponibili. L’utilizzo dei marcatori molecolari identificati può contribuire ad una precisa caratterizzazione del profilo di rischio dei pazienti con ipercortisolismo, migliorandone la gestione clinica.

HUMANITAS GROUP

Humanitas è un ospedale ad alta specializzazione, centro di Ricerca e sede di insegnamento universitario. Ha sviluppato la sua organizzazione clinica istituendo centri di eccellenza specializzati per la cura dei tumori, di malattie cardiovascolari, neurologiche e ortopediche – oltre che un centro oculistico e un fertility center.