Roberto Rusconi si aggiudica uno dei tre finanziamenti della Fondazione INF-ACT
Tre ricercatori, due fondazioni, un obiettivo comune: far proseguire i più interessanti progetti di ricerca nel campo delle malattie infettive emergenti. È con questa missione che la Fondazione INF-ACT, nata con i fondi del PNRR, in collaborazione con la prestigiosa Fondazione Armenise-Harvard, ha assegnato su base altamente competitiva 3 finanziamenti da 150.000 euro a tre scienziati in ascesa, i cosiddetti “mid-career scientists”, in attività da più di 5 anni ma da meno di 12. Tra loro anche Roberto Rusconi – Professore Associato di Humanitas University e Responsabile del Laboratorio di Fisica Applicata, Biofisica e Microfluidica di IRCCS Istituto Clinico Humanitas.
I tre progetti di ricerca sono stati selezionati attraverso le rigorose procedure della Fondazione Armenise-Harvard, e scelti perché accomunati da un approccio innovativo alla ricerca sulle malattie infettive per gestire al meglio l’emergere di possibili nuove epidemie.
“Siamo molto soddisfatti perché abbiamo ricevuto candidature da ricercatori impegnati nei diversi aspetti che le malattie infettive emergenti richiedono di fronteggiare, con approcci innovativi, trasversali e multidisciplinari. Questi fondi costituiscono un’ulteriore assegnazione di risorse destinate alle attività ricerca all’interno del progetto PNRR gestito dalla Fondazione INF-ACT in risposta ad un bando interno che abbiamo voluto fosse esplicitamente dedicato ai ricercatori “mid-career”. Le tre borse assegnate garantiranno a questi validi scienziati di proseguire i loro studi e di esplorare le potenzialità della moderna ricerca scientifica, in cui la salute umana è interconnessa alla salute animale e ambientale, in ottica One Health”, dichiara Federico Forneris, presidente della Fondazione INF-ACT.
Il progetto guidato da Roberto Rusconi si concentra sui biofilm, comunità batteriche protette da una matrice extracellulare prodotta dai batteri stessi. I biofilm rappresentano una delle principali cause di infezioni resistenti negli ospedali e si presentano in particolare in associazione all’uso di dispositivi biomedici. Concentrandosi sulle strutture particolari che i biofilm formano all’interno dell’organismo in condizioni di flusso, come nei cateteri o negli stent, il progetto mira a comprendere come questi biofilm si formano e resistono agli antibiotici, indagando specificamente il ruolo svolto dal DNA batterico rilasciato nella matrice extracellulare. L’obiettivo finale è scoprire nuove strategie per combattere queste colonie batteriche resistenti, mettendo a punto nuovi metodi di controllo delle infezioni.
“Il Career Award per i ricercatori ‘a metà carriera’ è importante perché si inserisce in un vuoto nel panorama dei finanziamenti per la ricerca, offrendo un supporto cruciale a coloro che si trovano in una posizione intermedia tra le opportunità (più diffuse) per i ricercatori all’inizio della loro carriera e i riconoscimenti di livello senior” – Afferma Roberto Rusconi – “Questo premio riconosce la posizione unica degli scienziati in questa fase delicata del percorso professionale e permette a tre progetti ad alto contenuto tecnologico e multidisciplinare di offrire soluzioni innovative alla sfida posta dalle malattie infettive emergenti e resistenti.”