Nasce il corso di laurea magistrale in Scienze Infermieristiche: tecnologia e competenza al servizio dei pazienti
Una prima volta per Humanitas University, un percorso innovativo che coniuga competenze cliniche, utilizzo delle tecnologie più avanzate e attenzione alle cure sempre più evolute e complesse che richiedono i malati cronici. Sono alcune delle caratteristiche del nuovo Corso di Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche, un percorso articolato su due anni per 40 posti disponibili. L’obiettivo del corso è formare professionisti sanitari in grado di svolgere attività d’eccellenza in ambito clinico e assistenziale con competenze di tipo preventivo, educativo, clinico, riabilitativo e palliativo.
Al test di ammissione, in programma il 2 ottobre, possono iscriversi studenti in possesso della Laurea Triennale e con il desiderio di continuare il proprio percorso formativo. «Le prime qualità richieste sono la voglia di mettersi in gioco, la volontà di imparare e la curiosità», spiega la Professoressa Beatrice Mazzoleni, direttrice del corso di Laurea. «Sono due anni impegnativi, con molte ore di tirocinio. La base di tutto è avere un forte passione per l’assistenza alle persone e per la propria professione, oltre all’interesse verso le nuove soluzioni per la salute della nostra popolazione. Trovare le risposte giuste nei momenti difficili: tutto parte da qui».
Dopo un primo anno comune, il corso si divide in due percorsi formativi: Infermieristica nell’area delle Cure Primarie e Sanità Pubblica e Infermieristica in area Chirurgica. «Abbiamo scelto di caratterizzare il corso con un forte approccio clinico. Questo vale sia per il percorso di tipo chirurgico, dove si approfondiscono le necessità del paziente sottoposto a intervento, in reparto o a domicilio, sia per il ramo specializzato sulle cure territoriali», sottolinea la direttrice del corso. «La presa in carico del paziente, la cura di prossimità, i temi della cronicità e della fragilità: sono tutti aspetti sempre più centrali nel nostro sistema sanitario, di fronte all’invecchiamento della popolazione. Avremo poi una attenzione particolare ai percorsi legati al Covid-19. Abbiamo voluto integrare i contenuti del corso con approfondimenti sulla gestione dei pazienti con problemi respiratori, sui percorsi ospedalieri, sull’uso dei dispositivi di protezione individuale».
Tra gli obiettivi del corso c’è anche l’utilizzo delle tecnologie più innovative al servizio del paziente. Dall’ecografia ai macchinari in 3D, passando per la tele-assistenza che permette di avere un contatto continuo con il paziente. «Il laureato avrà maggiori abilità e conoscenze tecniche, una migliore capacità di approcciare strumenti e farmaci innovativi», assicura Mazzoleni. «In più otterrà le competenze necessarie, dal punto di vista organizzativo, per creare percorsi di cura per le persone e le loro famiglie. Questi infermieri potranno avere un ruolo di guida, permettendo anche un utilizzo più efficace delle risorse. Saranno dei veri e propri ‘case manager’ al servizio dei pazienti».
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