Morti di morbillo: responsabili e rimedi – Il Prof. Mantovani su La Stampa


Tratto dall’articolo del Prof. Alberto Mantovani, Direttore Scientifico di Humanitas e docente di Humanitas University, su La Stampa 

Il recente caso di cronaca che ha visto come vittima un bambino di 6 anni, affetto da leucemia, che, con oltre l’85% di possibilità di guarire, è deceduto dopo avere contratto il morbillo, ha riaperto l’annoso dibattito sui vaccini.

Morbillo: il calo della copertura vaccinale in Italia

Purtroppo, soprattutto in Italia, esistono ancora troppi casi simili. L’unica arma a nostra disposizione contro questo genere di eventi è il vaccino.

Se pensiamo che in Italia, dall’inizio dell’anno, si sono registrati quasi 3.000 casi di morbillo, di cui circa il 30% ha causato il ricovero in ospedale, possiamo capire l’importanza imprescindibile dei vaccini. Eppure, nonostante i ripetuti appelli e allarmi della comunità scientifica, purtroppo dobbiamo registrare negli ultimi anni un pericoloso calo della copertura vaccinale contro questa malattia spesso sottovalutata.

Bimbi morti di morbillo: chi è il responsabile?

Nel caso del bimbo deceduto per complicazioni indotte dal morbillo, più che cercare presunti colpevoli nei fratellini, non vaccinati, nei dottori che lo curavano, piuttosto che nelle convinzioni dei genitori, dovremmo guardare alla stessa comunità in cui viviamo.

Come comunità, infatti, siamo tutti responsabili se la soglia vaccinale si abbassa sotto il livello di guardia, perché così facendo perdiamo quella immunità di gregge che è fondamentale per proteggere i soggetti immunodepressi o più a rischio di contrarre infezioni potenzialmente fatali.

In particolare, i “colpevoli” vanno cercati tra coloro che diffondono menzogne, soprattutto online, sui presunti effetti devastanti delle vaccinazioni, costruendo ipotesi fantastiche, quando non inventate, senza il benché minimo supporto o riscontro scientifico, dando vita a campagne mirate a incutere il terrore nella popolazione. Stiamo parlando di tutti quelli che teorizzano una connessione diretta tra autismo e vaccini, tra sonnolenza e vaccino contro il papilloma virus, tra vaccino contro l’epatite B e la sclerosi multipla.

I vaccini tra mito e realtà

La conseguenza è che sempre più spesso è difficile, se non ci si affida al parere degli esperti, distinguere tra realtà scientifica e fantasia, tra fatti oggettivi e ideologia. In seguito a queste campagne pseudoscientifiche, oggi molti genitori esprimono sfiducia verso la scienza, al punto che le persone sono sempre più restie a far vaccinare i propri figli.

Non dobbiamo poi dimenticare le prese di posizione politiche e le sentenze discutibili che hanno contribuito ad alimentare questa sfiducia.

Occorre anche che i medici stessi si assumano le loro responsabilità: se alcuni professionisti sanitari, per esempio, non hanno ancora chiaro il ruolo dei vaccini, è anche colpa di chi insegna in Università. Per questo motivo è necessario che i medici che insegnano nelle università realizzino delle vere e proprie lezioni ad hoc sull’importanza e sulla responsabilità sociale delle vaccinazioni, concetto da ribadire anche nelle scuole superiori.

I possibili rimedi: leggi, formazione e informazione

Come porre rimedio, dunque, a questa situazione di emergenza, che non è passata sotto silenzio se persino l’Organizzazione Mondiale della Sanità e il  Centers for Disease Control and Prevention statunitense hanno segnalato con allarme un calo pericoloso delle vaccinazioni in Italia?

Da una parte, l’obbligo vaccinale per legge può sicuramente essere di aiuto, dall’altra, però, abbiamo anche assoluto bisogno di formazione e informazione, del pubblico, dei medici, dei pediatri.

I politici, i giudici, i medici e gli scienziati qualificati devono far sentire la loro voce, sottolineando con forza e con capacità argomentativa l’importanza delle vaccinazioni, così da offrire ai cittadini gli strumenti per compiere una scelta davvero consapevole.

Leggi anche “Vaccini: un obbligo educativo“.

HUMANITAS GROUP

Humanitas è un ospedale ad alta specializzazione, centro di Ricerca e sede di insegnamento universitario. Ha sviluppato la sua organizzazione clinica istituendo centri di eccellenza specializzati per la cura dei tumori, di malattie cardiovascolari, neurologiche e ortopediche – oltre che un centro oculistico e un fertility center.