L’importanza del SISM in Humanitas University
Sono in tanti i professionisti, i medici e gli studenti di Humanitas che partecipano a esperienze di volontariato e/o si impegnano per la salute globale.
In questa ottica, due nostri studenti, neolaureati in Medicina, hanno deciso di fondare in Humanitas una sede del SISM – Segretariato Italiano Studenti in Medicina – un’associazione no-profit, presente in 39 Facoltà di Medicina sparse su tutto il territorio nazionale, creata da e per gli studenti. Essa si occupa di tutte le principali tematiche di interesse medico e del processo formativo dello studente in Medicina, organizza iniziative a carattere umanitario, eventi, progetti all’interno delle varie aree, tra cui quello del volontariato.
Ai due giovani medici Giulia Tarantola e Riccardo Spaggiari abbiamo chiesto di raccontarci com’è nata la loro decisione di fondare una sede di questa associazione in Humanitas e di spiegarci l’importanza di partecipare alle attività che il SISM propone.
Quale motivo vi ha spinti a fondare una sede dell’associazione SISM in Humanitas?
La Sede Locale del SISM di Milano, che a oggi raccoglie tutti gli studenti iscritti all’Università degli Studi di Milano e all’Università Vita-Salute San Raffaele, è attiva già dagli anni ‘70 e noi stessi siamo entrati a farne parte quando ancora Humanitas University non esisteva.
Seguendo il nascere del Campus e lo sviluppo di Humanitas University e constatando l’aumento di interesse da parte degli studenti Hunimed, abbiamo avvertito la necessità di realizzare un gruppo di questo tipo all’interno del nostro ateneo, considerandola un’importante opportunità formativa.
Inoltre, avere una sede del SISM interna all’università avrebbe notevolmente agevolato gli studenti Hunimed, che non si sarebbero più dovuti spostare verso il centro di Milano per partecipare alle iniziative dell’associazione.
Qual è il ruolo del SISM all’interno del percorso formativo?
Noi crediamo fortemente che la formazione di un futuro medico non debba basarsi esclusivamente su un’ottima conoscenza delle nozioni scientifiche e cliniche, ma debba comprendere la sensibilizzazione sui profili etici e sociali della sua professione, cosa che il SISM si propone di fare attraverso le sue attività.
La figura del medico moderno necessità di “skills” manageriali, di propensione al lavoro di squadra, di capacità di leadership, time management, e, in particolare, di una comunicazione efficace ed empatica sia tra colleghi sia con i pazienti. Infatti, il saper trasmettere ai malati le informazioni, il sapersi rivolgere loro con umanità e comprensione, rappresenta per noi un aspetto fondamentale nella nostra professione per poter essere considerati dei “bravi medici”.
Perché ritenete così importante far parte del SISM?
Il SISM è un’associazione creata dagli studenti per gli studenti, che offre la possibilità di mettersi in gioco, porsi delle sfide, superare i propri limiti.
Esso non solo arricchisce la formazione universitaria con incontri, seminari, corsi pratici su temi che non si ha tempo e modo di affrontare durante le ore accademiche, ma offre anche la possibilità di sviluppare tutte quelle competenze e abilità, di cui abbiamo parlato prima, grazie alla gestione collettiva dell’associazione, all’organizzazione dei corsi e al confronto tra studenti. Senza tralasciare il fatto che è un’occasione in più per stare insieme e lavorare insieme per un obiettivo comune, che è quello di diventare il miglior medico possibile.