L’esperienza di Giovanni Favaro, dottore in Infermieristica
Il Dott. Giovanni Favaro, ha da poco, conseguito la laurea in Infermieristica presso il nostro Ateneo. Il percorso accademico è articolato su tre anni ed è strettamente integrato con l’IRCCS, Istituto Clinico Humanitas di Rozzano; l’insegnamento è condotto interamente in lingua italiana. Gli studenti iniziano l’esperienza clinica fin dal primo anno di corso, sotto la supervisione di un tutor, dopo aver sperimentato in sicurezza tutte le procedure e le manovre assistenziali grazie alle esercitazioni in laboratorio e alle attività di simulazione.
Cosa ti ha spinto ad intraprendere il Corso di laurea in Infermieristica in Humanitas University?
Ciò che mi ha spinto a intraprendere questo percorso è stata la voglia di essere realmente d’aiuto nei confronti del prossimo; sopratutto in momenti delicati della vita dell’essere umano, in cui la professionalità, la delicatezza e il know-how possono realmente fare la differenza nel percorso di cura e di crescita dei pazienti. Precedenti esperienze in università pubbliche mi hanno spinto a cercare una formazione completa e avanzata in altri istituti. Un’università accreditata, come Humanitas University, con la stessa quota di iscrizione del pubblico è riuscita a soddisfare pienamente i miei bisogni.
Come valuti l’organizzazione del percorso di studio e i docenti?
Il percorso di studio è ben strutturato ma impegnativo, anche nella conciliazione dei turni per l’elevato impegno richiesto nell’attività professionalizzante. I docenti credo siano il reale valore aggiunto.
Sei riuscito/a a mettere in pratica in tirocinio quanto appreso durante le lezioni teoriche?
Si durante il tirocinio sono riuscito a mettere in pratica quanto appreso durante le lezioni teoriche, soprattutto, grazie alle grandi competenze degli infermieri che mi hanno seguito e supportato durante l’intero periodo.
Quale credi, sia stata l’esperienza che più ti ha fatto crescere, durante questo percorso?
L’esperienza che mi ha fatto crescere di più è stata quella in terapia intensiva cardiochirurgica del terzo anno, nella quale ci si rende conto di come anche solo piccole accortezze e la precisone riescano a dare una differenza significativa nel piano di cura.
Con l’acquisizione della laurea in quale ambito lavorativo vorresti ora lavorare?
L’ambito in cui preferirei essere inserito è il blocco operatorio, come infermiere affiancato alla figura dell’anestesista; oppure in ambito pediatrico.
Pensi di proseguire con altri percorsi di studio?
Certamente, intendo proseguire svolgendo un Master in Anestesiologia e Terapia Intensiva oppure in Nursing d’Anestesia.