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Intelligenza artificiale, bio-ingegneria e genetica: tre progetti di ricerca in Humanitas per la Giornata Mondiale del Tumore al Pancreas


Algoritmi di intelligenza artificiale per prevedere le complicanze post intervento. Creazione di un tessuto pancreatico artificiale. Studio delle caratteristiche genetiche, metaboliche e immunologiche del tumore. Humanitas celebra con nuovi passi avanti nella ricerca scientifica la Giornata Mondiale del Tumore al Pancreas di oggi 19 novembre 2020.

L’avanzamento della ricerca e la tempestività della diagnosi restano gli elementi cruciali per la cura di questa malattia, di cui si parla ancora poco nonostante la sua aggressività e pericolosità. Stando alle stime, in Italia nel 2020 oltre 14.000 persone si ammaleranno di tumore al pancreas. L’incidenza di questa malattia è in aumento del 3% per gli uomini e de 3,4% per le donne, in particolare dai 70 anni.

Anche in epoca di emergenza COVID-19, infatti, sulla cura dei tumori non si deve mai abbassare la guardia. Spiega il Professor Alessandro Zerbi, Responsabile di Chirurgia pancreatica in Humanitas e docente in Humanitas University: «Il Cancer Center di Humanitas non si è mai fermato e anche ora, nella nuova fase della pandemia, sta continuando ad assistere i pazienti con percorsi sicuri di chirurgia, radioterapia e chemioterapia».

Quando si parla di tumore al pancreas si pensa spesso al carcinoma, un male dagli esiti spesso sfavorevoli. «Il carcinoma tuttavia non è l’unico tumore che può interessare il pancreas e dunque è importante una corretta informazione. Soprattutto perché è un tumore subdolo, che non ha sintomi specifici e rischia dunque di essere diagnosticato tardi», prosegue il Prof. Zerbi. «La cura di questa patologia è caratterizzata da complessità diagnostiche e terapeutiche che necessitano di un approccio integrato, multidisciplinare e personalizzato sul singolo paziente. Dalle casistiche mediche e scientifiche disponibili emerge che essere seguiti in un Centro specializzato può fare la differenza in tema di esiti e sicurezza: un alto numero di pazienti seguiti e trattati genera infatti migliori competenze e risultati».

Humanitas è un centro di riferimento in Italia per la diagnosi e la cura del tumore del pancreas, con una media di 150 procedure chirurgiche all’anno. Ma si distingue anche nel campo della ricerca, con progetti sull’Intelligenza Artificiale e la bio-ingegneria. Il primo progetto ha come obiettivo il miglioramento della capacità di prevedere prima dell’intervento la possibile insorgenza di complicanze e la loro gravità. Un compito per cui viene utilizzata l’Intelligenza Artificiale che, spiega Zerbi, «consentirà di ottimizzare il percorso di diagnosi e di trattamento del singolo paziente che potrebbe, ad esempio, non prevedere l’intervento chirurgico ma, in alternativa, trattamenti radio o chemioterapici».

Il secondo filone, condotto nel laboratorio di ricerca dedicato all’interno del campus di Humanitas University in collaborazione con il Politecnico di Milano, vede medici e ingegneri lavorare insieme con l’obiettivo di costruire un tessuto pancreatico artificiale con le stesse proprietà di quello vero. «Un obiettivo ancora mai raggiunto a livello mondiale. Questo ci permetterà di effettuare studi ed esercitazioni e di sperimentare nuove tecniche chirurgiche per trovare nuove risposte a beneficio dei pazienti», conclude il docente di Humanitas University.

HUMANITAS GROUP

Humanitas è un ospedale ad alta specializzazione, centro di Ricerca e sede di insegnamento universitario. Ha sviluppato la sua organizzazione clinica istituendo centri di eccellenza specializzati per la cura dei tumori, di malattie cardiovascolari, neurologiche e ortopediche – oltre che un centro oculistico e un fertility center.