Intelligenza Artificiale
Se l’Intelligenza Artificiale ci sembra una cosa lontana dal mondo reale e ancora relegata a quello dei laboratori di ricerca, ai film di fantascienza e ad un popolo di ‘cervelloni’, qualche numero può farci capire quanto può e potrà essere utile l’AI, ad esempio, nel mondo dell’Health Care e della salute.
Una recente ricerca di Accenture condotta negli Stati Uniti stima che l’applicazione e l’utilizzo di sistemi di Intelligenza Artificiale nel mondo della sanità potrebbe portare a 150 miliardi di dollari di risparmi all’anno entro il 2026; parallelamente secondo uno studio di Tractica, nel 2025 il mercato sanitario della AI potrebbe valere fino a 34 miliardi di dollari.
Medici e robot: la tecnologia sostituirà le persone?
È la domanda più diffusa nel mondo globalizzato e sempre più tecnologico: nell’Health Care le tecnologie e l’Intelligenza Artificiale affiancheranno certamente il medico, ma difficilmente lo sostituiranno.
Molto spesso gli specialisti lamentano, ad esempio, di passare più tempo tra scartoffie e cartelle cliniche che con i loro pazienti: l’AI potrebbe aiutarli a svolgere più velocemente mansioni burocratiche o anche di analisi cliniche e di dati di laboratorio e lasciare loro più tempo da trascorrere in corsia.
Anche in questo caso, i numeri ci aiutano a capire il fenomeno: una ricerca di Gartner stima che entro il 2020 l’Intelligenza Artificiale potrebbe aver eliminato 1,8 milioni di posti di lavoro, ma parallelamente ne avrà creati 2,3 milioni di nuovi.
L ’AI e le sue applicazioni in campo medico
Dalla cartella elettronica digitale, alle applicazioni per i pazienti, dalle macchine in sala operatoria alle diagnosi precoci, fino alla formazione di futuri medici: i campi di applicazione dell’Intelligenza Artificiale in campo sanitario sono moltissimi e sono in grado di migliorare sia il lavoro del medico, che la vita quotidiana di un paziente.
Le app che ‘avvertono’ i pazienti
Tra le innovazioni più vicine ai pazienti, ci sono ad esempio la “cintura intelligente”, un oggetto di comune uso quotidiano che grazie a dispositivi di AI, avvisa il paziente ad esempio se si sta sgarrando la dieta mangiando troppo. Grazie ad applicazioni e dispositivi tecnologici come questi, il paziente sarà sollecitato a mantenere uno stile di vita sano in un’ottica di prevenzione.
La diagnosi precoce
Diagnosi precoce è ormai la parola chiave di tutti i medici: grazie all’Intelligenza Artificiale, basata anche sulla condivisione di dati, gli specialisti sono in grado di riconoscere patologie più velocemente, indirizzando il paziente alle cure migliori e in tempi rapidi.
Uno studio pubblicato dalla rivista scientifica Nature Medicine ha spiegato come attraverso l’analisi di dati clinici e partendo dalla storia personale di ogni paziente è stato possibile ideare un sistema un sistema di Intelligenza Artificiale capace di riconoscere alcune delle più diffuse malattie nei bambini.
Per quanto riguarda, invece, le cure e i trattamenti, le multinazionali si stanno concentrando sulla pianificazione: Google DeeoMind sta ideando strumenti di AI in grado di pianificare un trattamento di radioterapia, mentre la IBM Watson, grazie all’incrocio di dati, sta ideando protocolli di trattamento in base a cartelle cliniche di pazienti provenienti da tutto il mondo.
Ricerca e formazione: l’AI per professionisti sempre più preparati
Il campo della ricerca medica e della formazione di futuri specialisti è certamente quello con più applicazioni, ad oggi, di Intelligenza Artificiale: dalla scoperta di nuovi farmaci e cure, alle diagnosi di nuove malattie, mentre per la formazione di nuovi medici i simulatori basati sull’Intelligenza Artificiale permettono agli specializzandi di arrivare sempre più preparati in sala operatoria o in corsia, riducendo così il rischio per i pazienti.