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Humanitas University a SOUL Festival 2025: esplorando il tema della fiducia


Si è conclusa l’edizione 2025 di SOUL – Festival di Spiritualità Milano, promosso da Università Cattolica e Arcidiocesi di Milano, a cui Humanitas University e Fondazione Rocca hanno partecipato come main partner. L’Ateneo ha promosso tre eventi pubblici approfondendo il tema “Fiducia, la trama del noi”.

Il virus della sfiducia: la scienza, i media e noi, con Alberto Mantovani

Giovedì 20 marzo, presso l’Auditorium di Humanitas University, si è tenuto l’incontro Il virus della sfiducia: la scienza, i media e noi, un dialogo tra il divulgatore scientifico David Quammen, autore di Spillover, e l’immunologo Alberto Mantovani – Presidente di Fondazione Humanitas per la Ricerca. L’incontro ha esplorato il tema della fiducia nella scienza, partendo dall’esperienza della pandemia da Covid-19 e ripercorrendo i momenti che hanno contribuito a plasmare la “crisi” della fiducia negli esperti. Non un semplice problema di “creduloneria” e credenze antiscientifiche, ma una relazione sottile e fragile, influenzata da fatti storici, culturali e mediatici.

Durante l’evento è emerso il ruolo dei media nel modellare la percezione della scienza, ma si è parlato anche delle responsabilità della comunità scientifica nella comunicazione. Un tema più che mai attuale, in un’epoca segnata da crisi sanitarie, cambiamenti climatici e avanzamenti tecnologici, che richiedono un dialogo chiaro e trasparente tra esperti e società.

Alla ricerca dell’equilibrio: un workshop con il funambolo Andrea Loreni

Come considerare il disequilibrio? Come una condizione di instabilità temporanea dalla quale sottrarsi o, al contrario, come un’opportunità? Venerdì 21 marzo, le studentesse e gli studenti del liceo Italo Calvino di Noverasco hanno incontrato Andrea Loreni, funambolo specializzato in traversate a grandi altezze, che ha guidato le classi in un workshop pratico sulla fiducia e sulla capacità del nostro corpo di trovare equilibrio nel disequilibrio. Una metafora di crescita personale, ma con risvolti molto pratici.
A seguire, la Dr.ssa Vanessa Rossi di IRCCS Istituto Clinico Humanitas ha condotto un laboratorio didattico dedicato all’orecchio interno, dove gli studenti hanno approfondito il legame tra udito, vista ed equilibrio grazie ad attività teoriche e pratiche con anatomage – un tavolo anatomico digitale per esplorare il corpo umano in 3D.

Le parole sono importanti, con Michela Matteoli

Le parole come strumento di fiducia, speranza, empatia. Un assunto vero dal punto di vista etico, ma anche da quello scientifico. Lo ha raccontato Michela Matteoli – Professoressa Ordinaria di Farmacologia in Humanitas University, sabato 22 marzo sul palco del Piccolo Teatro Grassi di Milano, in dialogo con il neurofisiologo Fabrizio Benedetti. “Le parole hanno effetti biochimici misurabili, possono ridurre l’ansia e alleviare il dolore. La comunicazione nella cura è cruciale: non basta essere trasparenti, bisogna anche essere chiari e rispettosi. Una speranza mal posta può essere dannosa quanto un’informazione scorretta”.

Matteoli ha poi portato il pubblico dentro i meccanismi della mente: “Il cervello è plastico, cambia di continuo. Le sinapsi si modellano in base alle esperienze e all’apprendimento, costruendo nel tempo una riserva cognitiva che ci aiuta ad affrontare l’invecchiamento”. Ma c’è un fattore chiave che spesso sottovalutiamo: “Il sistema immunitario gioca un ruolo fondamentale. In condizioni normali dialoga con i neuroni, ma se qualcosa va storto, come nell’infiammazione cronica, questa conversazione si trasforma in un litigio e può accelerare il declino cognitivo”.

Si è inoltre parlato di intelligenza artificiale generativa, che con il nostro cervello condivide somiglianze (come il principio delle reti neurali) e differenze. “L’IA è estremamente potente, ma lavora esclusivamente sui dati che le forniamo. Se i dati sono di scarsa qualità, l’output sarà altrettanto errato: in breve, garbage in, garbage out. Questa è una differenza fondamentale rispetto al nostro cervello, che pur lavorando con informazioni imperfette possiede la capacità di intuire e adattarsi grazie alla sua flessibilità”. Matteoli ha poi sottolineato il ruolo delle emozioni: “Quelle legate all’amigdala, ad esempio, rendono certe esperienze più radicate nella memoria, un aspetto che l’AI non può replicare. In questo senso, è importante non solo utilizzare l’AI per il progresso scientifico, ma anche mantenerne una consapevolezza critica riguardo al suo impiego e alle sue limitazioni”.

HUMANITAS GROUP

Humanitas è un ospedale ad alta specializzazione, centro di Ricerca e sede di insegnamento universitario. Ha sviluppato la sua organizzazione clinica istituendo centri di eccellenza specializzati per la cura dei tumori, di malattie cardiovascolari, neurologiche e ortopediche – oltre che un centro oculistico e un fertility center.