Humanitas University e Politecnico di Milano hanno organizzato il primo MEDTEC Research Day
A quattro anni dall’avvio del Corso di Laurea MEDTEC, Humanitas University e Politecnico di Milano hanno organizzato il primo MEDTEC Research Day, un evento dedicato alle sinergie scientifiche e alle collaborazioni di ricerca tra le due istituzioni: un’occasione per raccontare progetti innovativi che spostano il confine tra medicina e ingegneria, per riflettere sull’importanza degli approcci interdisciplinari e per aprirsi a nuove collaborazioni scientifiche.
L’evento è iniziato con il discorso di apertura del Vice Rettore Esecutivo del Politecnico di Milano, la Prof.ssa Isabella Nova, e del Rettore di Humanitas University, il Prof. Luigi Maria Terracciano.
La Prof.ssa Maria Laura Costantino, Presidente del corso MEDTEC, ha dato il benvenuto ai numerosi studenti e ricercatori presenti all’evento, ha spiegato gli obiettivi e le idee che hanno ispirato l’innovativo corso MEDTEC e i successi ottenuti finora, sottolineando il ruolo che l’innovazione e la ricerca al confine tra ingegneria e medicina potrebbero avere nel ridisegnare il nostro concetto di pratica medica.
Il Vice Presidente del corso MEDTEC, il Prof. Maurizio Cecconi, ha presentato una panoramica dei progetti di ricerca clinica già in corso in Humanitas grazie alla partnership con Politecnico di Milano, progetti che stanno cambiando il nostro modo di affrontare le sfide mediche in specialità che vanno dalla neurochirurgia alla radiologia, dall’ematologia alla terapia intensiva.
In una tavola rotonda dal titolo “Politecnico di Milano e Humanitas University: nuove sinergie e collaborazioni di ricerca”, i Vice Rettori alla Ricerca delle due istituzioni, rispettivamente la Prof.ssa Maria Rescigno e il Prof. Alberto Guadagnini, hanno discusso le prossime sfide della ricerca biomedica e la necessità di nuovi approcci interdisciplinari e transdisciplinari, una nuova cultura della collaborazione scientifica che sarà ben rappresentata dagli studenti MEDTEC.
La seconda parte dell’evento ha visto la presentazione di due progetti di punta tra Humanitas e Politecnico di Milano. Il primo, Cholangiocytes-on-a-chip: a platform to identify medical therapy, mira a sviluppare e caratterizzare un modello umano di tumore del fegato in 3D, che potrebbe accelerare lo sviluppo di approcci di medicina personalizzata. A raccontare il progetto sono stati i suoi ricercatori di punta: la Prof.ssa Ana Lleo De Nalda, di Humanitas University, e il Prof. Marco Rasponi, del Politecnico di Milano.
Il secondo progetto, finanziato attraverso il PNRR, si chiama ANTHEM: AdvaNced Technologies for Human-centrEd Medicine, ed è stato presentato dal Prof. Marco Francone, di Humanitas University, e dal prof. Andrea Aliverti, del Politecnico di Milano. Si tratta di un piano ambizioso che mira a sviluppare nuovi sensori e tecnologie per il monitoraggio dei pazienti, delle popolazioni fragili e degli ambienti in cui viviamo, nonché nuove tecnologie e metodologie di intelligenza artificiale volte a migliorare la diagnosi precoce. L’obiettivo ultimo è far progredire la medicina personalizzata e facilitare il miglioramento tecnologico e la trasferibilità dei risultati tra istituzioni e mondo reale.