Genetica molecolare e immunità alleate contro i tumori: il prof. Mantovani su La Stampa
Tratto dall’editoriale del Prof. Alberto Mantovani, Direttore Scientifico di Humanitas e docente di Humanitas University, su La Stampa.
Il cancro è una grave patologia che si sviluppa sotto svariate forme, colpendo diversi organi e parti del nostro corpo. Una sua caratteristica fondamentale è la cosiddetta instabilità genetica. Questa instabilità rappresenta per il tumore un’arma vincente, perché gli consente di assumere forme e varianti sempre diverse, spesso aggressive e resistenti alle terapie. L’instabilità genetica, tuttavia, dà origine anche ad antigeni che sono ben riconoscibili per il sistema immunitario. E proprio su questi antigeni si concentra la terapia antitumorale più recente. I tumori più mutati, infatti, rispondono meglio alle terapie immunologiche.
Le nuove terapie immunologiche
Nei laboratori dell’Istituto Clinico Humanitas, per esempio, i tumori caratterizzati da instabilità genetica sono oggetto di ricerca e diagnostica. L’evidenza clinica dei laboratori, confermata da recenti studi scientifici in materia, dimostra che i cancri familiari del colon rispondono ottimamente alle terapie immunologiche.
Anche gli Stati uniti sono in prima linea sul fronte della cosiddetta immunoterapia. Recentemente, infatti, negli USA è stato approvato l’uso clinico di una terapia immunologica basata su anticorpi anti-PD1 che agisce indipendentemente dal tipo istologico (cioè dalle caratteristiche del tessuto da cui il cancro deriva), basandosi invece su una caratteristica molecolare, il cosiddetto difetto di mismatch repair.
In pratica il farmaco inibisce i freni naturali del nostro sistema immunitario, freni che a volte i tumori sono in grado di sabotare ed usare a proprio vantaggio per impedire alle nostre difese di combatterli.
L’istologia cede il passo alle terapie mirate
Questa terapia rappresenta una novità rivoluzionaria poiché l’istologia, da sempre fondamento delle cure contro il cancro, viene superata: l’assioma secondo cui tumori che colpiscono tessuti diversi sono diversi l’uno dall’altro e come tali vanno curati (quindi, ad esempio, un cancro alla mammella si cura diversamente da uno al polmone o al colon ecc.) è caduto.
La scoperta delle alterazioni genetiche responsabili della trasformazione tumorale ha spostato l’attenzione sulla creazione di farmaci mirati contro quelle stesse alterazioni, delle vere e proprie targeted therapy, indipendenti dall’istologia del tumore stesso.
Non ci sono dubbi: l’incontro fra oncologia molecolare e immunologia sta rivoluzionando il modo di approcciarsi alla diagnosi e alla cura dei tumori, tracciando una nuova strada.
E’ fondamentale continuare nella ricerca, per mettere a punto terapie che curino tumori diversi, indipendentemente dal tipo istologico. Il percorso da fare è ancora lungo.