Arriva COLORJourney, il Prof. Spinelli: «Con questa app monitoriamo i pazienti oncologici prima e dopo l’intervento»


La tecnologia applicata alla medicina è una realtà sempre più concreta e diffusa. Non solo per la telemedicina ma anche per lo sviluppo di applicazioni che consentono a medici e pazienti un maggiore controllo e monitoraggio. È con questo spirito che è nata anche “COLORJourney”, la app sviluppata con Johnson and Johnson dal Professor Antonino Spinelli  Responsabile dell’Unità Operativa di Chirurgia del Colon e del Retto presso l’Istituto Clinico Humanitas e docente di chirurgia in Humanitas University.

Professore, quando è nata la necessità di una app?

«Tutto è nato durante il primo lockdown, quando il Cancer Center di Humanitas è stato scelto dalla Regione Lombardia come uno dei tre hub operativi regionali per la chirurgia oncologica. Con la pandemia era stato necessario azzerare negli ospedali tutta la chirurgia elettiva e non oncologica. Questa situazione, impensabile fino a poche settimane prima, ci ha messo di fronte alla necessità di capire in fretta come continuare a fornire un servizio essenziale per patologie tempo-dipendenti, con risorse numericamente decimate dalla necessità di supporto all’emergenza e dalla pandemia stessa».

Qual è l’idea alla base di “COLORJourney”?

«L’idea era quella di come poter seguire i pazienti con la stessa continuità di prima, nonostante le ridotte risorse mediche e infermieristiche. In particolare, gli infermieri che seguivano pazienti lungo il loro percorso (i cosiddetti case managers) sono stati riallocati nei compiti di tamponamento dell’emergenza e i servizi che fornivamo ai nostri pazienti sia prima che dopo l’intervento erano, per forza di cose, ridotti rispetto all’epoca pre-Covid».

Quali sono i vantaggi forniti dalla piattaforma?

«Innanzitutto, avere la app a disposizione consente ai pazienti di ridurre lo stress dovuto all’attesa dell’intervento. Con “COLORJourney” si evitano le sensazioni di abbandono, perchè tutto il tempo viene sfruttato per migliorare e ottimizzare le proprie condizioni per affrontare l’intervento al meglio. Anche dal punto di vista psicologico, uno stato d’animo “positivo” può aiutare molto nell’affrontare l’intervento meglio.”

E poi?

«“COLORJourney” fornisce a ogni persona un percorso di miglioramento sia nutrizionale che fisico che ha come obiettivo un miglioramento delle condizioni generali. Poi, a differenza di molte altre app, la nostra è fatta su misura del paziente. Quindi, facendo un esempio, a un 85 enne non proporrà di fare ogni giorno attività fisica ad alta intensità, ma, invece, una sana e lunga camminata.

Quindi un monitoraggio costante?

«Esattamente. Sia prima dell’intervento a cui deve sottoporsi il paziente, che dopo. Per noi è molto importante anche il punto di vista del paziente durante la degenza ospedaliera, perché uno dei nostri obiettivi è proprio di evidenziare il grado di correlazione con dati che noi consideriamo più oggettivi, misurati dai clinici. Nel momento poi in cui il paziente torna a casa, la app lo monitora attraverso domande a orari precisi e a cui si può rispondere rapidamente, anche con degli smile. Sono domande molto semplici che appaiono poi sulla nostra dashboard. Se poi ci sono dei problemi in base alle risposte che vengono date, la app comunica al paziente che è necessario mettersi in contatto con l’ospedale per ulteriori controlli».

Che feedback avete avuto dai pazienti?

«Tutti i pazienti sono molto positivi all’idea di utilizzarla. All’inizio eravamo un po’ preoccupati dal grado di “digitalizzazione” dei pazienti più anziani. Che invece con la pandemia hanno sviluppato un’accelerata digitale altrimenti impossibile!».

HUMANITAS GROUP

Humanitas è un ospedale ad alta specializzazione, centro di Ricerca e sede di insegnamento universitario. Ha sviluppato la sua organizzazione clinica istituendo centri di eccellenza specializzati per la cura dei tumori, di malattie cardiovascolari, neurologiche e ortopediche – oltre che un centro oculistico e un fertility center.