Al via in Humanitas University il Master di II Livello in Chirurgia Vertebrale Spinale
Apre il Master di II livello in Chirurgia Vertebrale Spinale di Humanitas University. Si tratta di un percorso che nasce in collaborazione con altri tre atenei – Università degli Studi di Brescia, Università degli Studi di Catania e Università del Sacro Cuore di Roma – che prevede un comitato scientifico di oltre 100 specialisti in neurochirurgia e ortopedia, di cui 20 provenienti da importanti centri europei e non solo, come Svizzera, Regno Unito e Turchia.
Il progetto vede anche la collaborazione della Università La Sapienza di Roma e L’Università Federico II di Napoli e il patrocinio della Società Italiana di Neurochirurgia (SINch) e la Società Italiana di Chirurgia Vertebrale e Gruppo Scoliosi (SICV&GIS).
Il master – in partenza a novembre 2023 – si rivolge ai neo-specialisti in Neurochirurgia e Ortopedia, e più in generale a tutti gli specialisti che decidono apprendere gli aspetti chirurgici e clinico-diagnostici più innovativi. La graduatoria di accesso viene stilata in base ai titoli e ad un colloquio orale, e il numero di posti disponibili è 25. Al termine dei due anni è prevista la stesura di una tesi. La finalità del Master è quella formare una nuova generazione di professionisti con una preparazione completa e certificata in chirurgia vertebrale e spinale, che vada oltre le competenze specifiche delle due specializzazioni prese singolarmente. «L’obiettivo è adeguare il sistema di education italiano a quello di altri paesi europei che già hanno attivato fellowship, corsi universitari o vere e proprie “superspecialità” – spiega il prof. Maurizio Fornari, responsabile di Neurochirurgia presso IRCCS Istituto Clinico Humanitas e Presidente della Società Italiana di Neurochirurgia (SINch). Ma è anche un’occasione per sfruttare al massimo le straordinarie competenze italiane e straniere, ortopediche e neurochirurgiche, per un’iniziativa innovativa e particolarmente qualificante».
Il master si svolge nell’arco di due anni, e prevede lezioni frontali da remoto (tre mezze giornate al mese), 4 osservazioni annuali in reparto e 4 sessioni, di due giorni l’una, in Anatomy, Simulation e Cadaver lab. Le 1500 ore totali permettono di conseguire 60 CFU.
«Il Master è strutturato in modo da offrire alle nuove generazioni di Specialisti una preparazione specifica nell’utilizzo di strumenti innovativi e nell’applicazione di linee guida e protocolli comuni, al fine di migliorare le tecniche chirurgiche del settore – spiega il dott. Gabriele Capo, Neurochirurgo presso l’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano. Sono previste tre mezze giornate al mese di lezioni frontali da remoto, che potranno essere seguite dai discenti anche in differita. I membri della Faculty contribuiranno inoltre a creare una biblioteca di video e tutorial di interventi effettuati nelle sale operatorie dei centri di appartenenza. L’attività di osservazione in ospedale – continua il dott. Capo – è composta da quattro appuntamenti all’anno di tre giornate, mentre per l’Anatomy Lab sono previsti quattro incontri nell’arco dei due anni. Oltre all’osservazione e alla pratica, sono previste sessioni di approfondimento, scambio e condivisione. Per facilitare la partecipazione alle sessioni di osservazione obbligatorie in presenza sono stati coinvolti 14 centri su tutto il territorio nazionale, mentre le attività nell’Anatomy Lab verranno organizzate a rotazione presso gli Atenei partner. Il Master – conclude Capo – è stato strutturato per offrire ai partecipanti l’opportunità di migliorare le conoscenze trasversali ai due settori, per poi poterle testare e applicare nella pratica clinica».