Simulation Club: il percorso di apprendimento trasversale a tutte le Scuole di Specializzazione
Il “Simulation Club” di Humanitas University è il percorso di simulazione clinica dedicato agli oltre 500 medici specializzandi di tutte le Scuole di Specialità, indipendentemente dall’anno di corso. Il Club è nato da un’idea della dott..ssa Claudia Ebm – Head of Data Insights and Strategic Development Humanitas University, nel 2020 durante la pandemia, con l’obiettivo di formare su argomenti trasversali e non di loro stretta pertinenza.
Sono passati quattro anni e continua a riscuotere un grande interesse presso i medici specializzandi.
Il fine del “Simulation Club” è di formare i medici a riconoscere e a trattare casi che possono riscontrare nella pratica clinica e che sono di interesse generale come ad esempio le infezioni.
È un appuntamento fisso, in genere l’ultimo giovedì del mese dalle 17.00 alle 19.00 aperto a tutti e gratuito e non ha un numero chiuso. Durante ogni incontro vengono affrontati due casi clinici su patologie che potrebbero essere viste da ogni medico, come una sindrome compartimentale o un’embolia polmonare ed è fondamentale essere in grado di affrontarle correttamente.
«Ogni volta viene coinvolta una Scuola di specialità diversa a cui viene chiesto quali possono essere di argomenti di interesse trasversale e di preparare due casi clinici – spiega la dott.ssa Stefania Brusa – Responsabile Sezione Anestesia Ortopedica Peri-Operatoria, IRCCS Istituto Clinico Humanitas, Scientific Coordinator Simulation Center Humanitas University-. Ad esempio, riguardano malattie che possono capitare in un reparto di ortopedia e l’ortopedico non ha le conoscenze cliniche in quella determinata patologia per poterle riconoscerle».
Ad ogni appuntamento sono presenti due delegati della Scuola di specializzazione e due facilitatrici, la dott.ssa Stefania Brusa e la dott.ssa Ana Carolina Del Pozo – Docente di Simulazione, Humanitas University e vengono proposti due casi clinici su setting specifici. Viene costruito una sorta di copione in modo che possano accadere determinati eventi e sia possibile vedere come si comportano e quali azioni intraprendono sui manichini i due partecipanti all’interno del Simulation Center.
«É un’attività molto partecipativa e coinvolge tutti i medici attraverso la somministrazione di un test iniziale di otto-dieci domande per comprendere il livello di conoscenza – informa l’esperta – durante il debriefing si ha la possibilità di riallinearsi e vengono formulati i quesiti chiave con un sistema interattivo “Wooclap”. Un elemento molto interessante è dato dalla versatilità della lezione che può cambiare secondo ciò che accade durante il debriefing e segue le esigenze formative dei partecipanti. Il tutto si svolge in un ambiente non-giudicante, con una metodologia di apprendimento estremamente efficace. – E conclude l’esperta – Sono i risultati a dimostrarlo infatti, si passa da un 40 percento di risposte esatte al primo test e si arriva anche al 90 percento di risposte corrette dopo la simulazione».