Reumatologia
Il reumatologo si occupa della diagnosi, cura e prevenzione delle malattie infiammatorie, autoimmuni, degenerative e dismetaboliche che colpiscono l’apparato muscolo-scheletrico e i tessuti connettivi, con un approccio basato su competenze cliniche, farmacologiche e riabilitative.
Durata: 4 anni
Direttore: Prof. Costantino Pitzalis
Profilo dello specialista
Lo specialista in Reumatologia deve aver maturato una solida formazione teorica, scientifica e professionale, con competenze che abbracciano la fisiopatologia e la clinica delle malattie reumatologiche. Questo ambito include in particolare lo studio delle patologie infiammatorie e autoimmuni dell’apparato muscolo-scheletrico e dei tessuti connettivi.
L’attività diagnostica e terapeutica dello specialista si basa su una conoscenza approfondita della semeiotica funzionale e strumentale, della metodologia clinica, della farmacoterapia e delle terapie riabilitative. Queste competenze gli permettono di identificare e trattare malattie degenerative, flogistiche, dismetaboliche, infettive, post-infettive e autoimmuni, che possono manifestarsi sia a livello localizzato che sistemico.
Lo specialista reumatologo deve avere inoltre acquisito un approccio olistico al paziente, che tiene conto non solo delle manifestazioni cliniche della malattia ma anche della persona nella sua interezza. Tale approccio si ispira ai principi della medicina di precisione e della multidisciplinarietà, promuovendo una gestione integrata e personalizzata delle condizioni patologiche.
Obiettivi formativi
Per la Scuola di Specializzazione in Reumatologia, articolata in quattro anni di corso, gli obiettivi formativi sono l’acquisizione delle conoscenze fondamentali di morfologia e fisiopatologia dei tessuti connettivi e dell’apparato muscolo-scheletrico e articolare, allo scopo di applicare le basi biologiche della fisiopatologia alla gestione clinica delle malattie reumatologiche e allo sviluppo degli ambiti di ricerca. Lo specializzando deve acquisire il corretto approccio statistico e le basi metodologiche del laboratorio, della clinica e della terapia, nonché le capacità di continuo rinnovamento delle proprie conoscenze professionali, anche mediante l’utilizzo di tecnologia informatica aggiornata.
Parallelamente, il medico deve padroneggiare un approccio metodologico rigoroso, che includa l’applicazione di metodologie statistiche ed epidemiologiche, oltre a quelle cliniche, di laboratorio e strumentali. È essenziale la conoscenza dell’utilizzo di tecnologie innovative per favorire la ricerca clinica e traslazionale, ampliando così le frontiere della conoscenza e del trattamento nel campo delle malattie reumatologiche.
Infine, è cruciale che il medico acquisisca una visione multidisciplinare, indispensabile per gestire efficacemente le comorbidità, affrontare le sfide legate alla polifarmacoterapia e prevenire o trattare le complicanze associate ai farmaci immunosoppressivi e biotecnologici. Questo approccio integrato consentirà di offrire una cura completa e personalizzata, rispondendo alle esigenze complesse dei pazienti.
Obiettivi specifici della scuola sono l’acquisizione delle conoscenze teoriche e delle competenze cliniche (diagnostiche, terapeutiche e riabilitative) e strumentali-laboratoristiche per il trattamento delle patologie dei tessuti connettivi e dell’apparato muscolo-scheletrico e articolare, anche per le emergenze-urgenze di interesse reumatologico; l’acquisizione di competenze cliniche che riguardano la semeiotica fisica e strumentale delle malattie reumatiche, l’immunopatologia e l’istopatologia (dove applicabile) delle malattie reumatiche, la diagnostica reumatologica per immagini (in particolare ultrasonografia muscolo-scheletrica e capillaroscopia, densitometria ossea e imaging radiografico), la farmacologia clinica, la farmacoterapia e delle malattie reumatiche, la medicina fisica, la terapia ortopedica, la riabilitazione e la terapia occupazionale delle malattie reumatiche; l’acquisizione di conoscenze di statistica medica e epidemiologia adeguate per riconoscere le implicazioni sociali delle malattie reumatiche.
Nei primi 2 anni del suo percorso formativo, lo specializzando effettuerà anche turnazione in reparti di medicina interna, come previsto nell’ambito del “tronco comune”, oltre che periodi di frequenza nell’ambito della nefrologia, della pneumologia, della dermatologia, della gastroenterologia, per garantire una reale gestione multidisciplinare dei pazienti.
Regolamento Didattico – Scuola di Specializzazione in Reumatologia
Rete formativa
- IRCCS Istituto Clinico Humanitas – Rozzano (MI)
- Humanitas San Pio X – Milano
- AOU Ospedale Maggiore della Carità di Novara
Per ulteriori informazioni scrivi a questo indirizzo email
Programmazione rotazioni
Sono previste rotazioni, oltre che nella Struttura di sede Istituto Clinico Humanitas di Rozzano e presso l’Humanitas San Pio X di Milano, anche presso la Struttura di Reumatologia e Medicina Interna dell’ AOU Ospedale Maggiore della Carità di Novara (per un periodo continuativo di 6 mesi per ogni specializzando a partire dal secondo anno).
Simulazione
La Scuola, per la formazione dei propri specializzandi, si avvale anche del Simulation Center di Humanitas University.
Opportunità formative all’estero
La Scuola ha rapporti di collaborazione scientifica e contatti con diversi centri di eccellenza internazionali, in diversi settori della ricerca clinica e traslazionale nelle principali patologie reumatologiche, e offre l’opportunità di formazione presso centri di eccellenza internazionale, in particolare il Queen Mary University di Londra.
Ricerca
Lo specializzando sarà coinvolto attivamente nelle attività di ricerca clinica e traslazionale sin dal suo ingresso nella scuola di specializzazione e verrà guidato verso l’identificazione e lo sviluppo dei propri interessi specifici nel corso del percorso formativo.
L’impegno nella ricerca sarà valorizzato attraverso la disseminazione dei risultati ottenuti, attraverso l’invio e la presentazione dei contributi in corsi di formazione, congressi e riunioni scientifiche di livello sia nazionale che internazionale, e in pubblicazioni scientifiche. Questo approccio integrato mira a consolidare la crescita scientifica dello specializzando, supportandolo nella costruzione di un profilo professionale di eccellenza.