Attenzione alle mani quando fate sport!
Quando si praticano alcuni tipi di discipline di contatto, come per esempio la pallacanestro, le parti del corpo esposte a traumi, diretti e indiretti, sono molte e tra le più a rischio ci sono le mani: i pericoli più frequenti sono le distorsione ai polsi e le lesioni alle dita.
Questo perché i gesti tecnici propri del basket, quali tiri, palleggi, passaggi, ricezione ecc., richiedono il continuo contatto con la palla, e a questi si aggiungono i movimenti rapidi e specifici delle dita, i frequenti cambi di direzione, gli scontri e le cadute.
Le mani, dunque, quando si gioca a pallacanestro, vanno protette.
A questo proposito, oggi lunedì 24 giugno il dottor Giorgio Pivato, Responsabile di Chirurgia della Mano di Humanitas, e Danilo Gallinari, campione di basket della nazionale e NBA, si sono incontrati per parlare della salute e prevenzione delle mani per chi fa sport.
I più comuni infortuni nella pallacanestro: parla l’esperto
“Nel basket sono sollecitate tutte le strutture ossee, tendinee e legamentose del polso e della mano”, afferma il dottor Pivato.
Tra le problematiche più diffuse c’è il cosiddetto “dito insaccato”, un trauma che può verificarsi a seguito dell’impatto con la palla o per uno scontro con un avversario o durante una caduta. Anche le lesioni legamentose del polso sono assai frequenti e causano dolore, instabilità articolare e limitazione della funzione. Infine, considerata l’alta energia dei contatti con il pallone e con gli avversari, “oltre che la velocità di esecuzione delle azioni, non sono rare le fratture a carico delle falangi, dei metacarpi e del polso”, spiega lo specialista.
Che cosa fare in caso di traumi alle mani
“In tutti i casi in cui ci si fa male, è fondamentale intervenire in modo tempestivo, affidandosi a professionisti specializzati nel trattamento delle patologie della mano dello sportivo, al fine di ottenere una corretta e rapida guarigione”, afferma Pivato.
Le raccomandazioni del famoso campione di basket
Così puntualizza Danilo Gallinari sulla base della sua esperienza di sportivo: “Noi atleti che giochiamo in NBA siamo un punto di riferimento e un esempio per molti giovani, in Italia e nel mondo. Per questo è importante prendersi cura, ogni giorno, non solo di mani e articolazioni, ma più in generale della nostra salute a 360°, alimentazione compresa”.
E aggiunge: “La mia vita da sportivo mi ha insegnato che, per raggiungere grandi traguardi, non bastano solo il talento, la velocità, il tiro ecc. Per superare gli ostacoli più difficili il segreto sta nella passione, nella determinazione, nella perseveranza. Valori fondamentali anche nella Ricerca in ambito biomedico che, grazie al lavoro dei ricercatori e all’aiuto di coloro che la sostengono, può fare la differenza per la salute di tutti”.
Danilo Gallinari e i ragazzi del progetto AYA
In occasione della sua presenza in Humanitas, il campione di basket incontrerà alcuni giovani pazienti tra i 16 e i 39 anni in cura presso il Cancer Center di Humanitas, facenti parte dello speciale percorso clinico e psicosociale “Progetto AYA”.
Nella “special room” del Centro, una stanza accogliente dove i ragazzi possono incontrarsi per trascorrere il loro tempo libero, come guardare un film, ascoltare musica, leggere un libro, sfidarsi ai videogame ecc., da lunedì prossimo ci sarà in bella mostra anche il pallone da basket autografato da Danilo Gallinari.