Test Medicina 2018: la ‘notte prima degli esami’ al Campus di due iscritti
Sono 1.500 tra ragazze e ragazzi (26% in più rispetto allo scorso anno), i partecipanti che hanno sostenuto, lo scorso 7 settembre, la prova di ingresso per l’accesso al corso internazionale di laurea in Medicina e Chirurgia (in lingua inglese) di Humanitas University che si è tenuta al Forum di Assago di Milano.
Tra loro anche Filippo, 22enne di Roma, e Augusto, 18 anni di Capri. La notte prima dell’esame, hanno avuto l’occasione di alloggiare e dormire “in anteprima” nelle nuove residenze della Mario Luzzatto Student House di Humanitas University. Un campus che mette a disposizione dei suoi studenti 240 posti letto – disponibili a partire da ottobre, con l’inizio dell’anno accademico – suddivisi in alloggi con camere singole o doppie e diversi spazi comuni: dalle aule studio, biblioteca e laboratori alla palestra; e ancor sala relax, terrazza e giardino.
Come vi siete trovati all’interno del Campus?
“Il Campus è moderno, con servizi che mi piacciono molto, come la palestra, lo spazio comune e la cucina” – ha detto Filippo – “purtroppo non ho avuto occasione di sfruttarne nessuna perché ho solo dormito e mangiato, molto bene tra l’altro”. Filippo è arrivato al Campus da solo: “Sono arrivato in treno. Per arrivare bisogna prendere un po’ la mano con metro e bus” – ha scherzato – “ma quando arrivi, sei nella pace totale. Nel caso superassi il test di ammissione, valuterei di alloggiare qui, anche per la vicinanza alle aule”.
Per Augusto “il campus è confortevole e i servizi che offre sono tanti. Il giardino crea un’atmosfera rilassante: mi è sembrato un ottimo luogo per studiare. E alcuni servizi, come le pulizie in camera, sono molto utili”. “Sono arrivato al Campus durante il periodo di sessione d’esame – ha raccontato ancora Augusto -: vedevo gli altri studenti nel giardino e io ripassavo per il test di ammissione. In un certo senso ho vissuto anche io la vita da campus universitario. Mi sono sentito autosufficiente, anche grazie alla struttura delle camere: ho fatto la spesa e ho cucinato da solo, mi sono gestito. Una sensazione nuova e diversa”.
Perché vi siete interessati a Humanitas University?
“Sono interessato a Medicina, che qui si fa in inglese, cosa che mi attira molto perché sono interessato anche alle esperienze all’estero che l’università propone” – ha detto Filippo – e inoltre “avere l’ospedale annesso è un’opportunità non da poco”.
Augusto conosceva “già l’ambiente, perché nel 2017 ho partecipato alla Preparation Week per l’esame di ammissione”. Di Humanitas University “ho sempre apprezzato l’approccio pratico. Mi piace l’opportunità di entrare da subito in ospedale facendo pratica”, ha concluso il 18enne caprese.
Come è stato il test di ammissione?
“Le domande di logica erano un po’ complesse, per il resto delle materie ci sono sempre domande che sai e altre che non sai. Tutto nella norma, direi”, ha concluso Filippo.
Tra i 1500 studenti che hanno affrontato il test d’ingresso IMAT – International Medical Admissions Test – soltanto 100 riusciranno ad accedere al corso di Laurea internazionale in Medicina e Chirurgia di Humanitas University. Cinquanta posti sono già stati assegnati ai giovani extra europei, dopo aver sostenuto il test lo scorso aprile.