Vaccini: un obbligo educativo – Il Prof. Mantovani su La Stampa
Tratto dall’articolo del Prof. Alberto Mantovani, Direttore Scientifico di Humanitas e docente di Humanitas University, su La Stampa
Il prezzo della caduta della copertura vaccinale è veramente alto e viene spesso pagato dai bambini e dai soggetti più deboli, fra cui i malati di tumore.
Lo confermano gli ultimi dati presentati nel recente congresso congiunto delle Società di Immunologia italiana, austriaca e tedesca tenutosi a Bari.
E’ emerso in particolare come l’Austria sia l’unico Stato dell’OCSE che fa peggio dell’Italia nell’ambito della diffusione dei vaccini, con aumento dei casi di pertosse, ad esempio, da 117 nel 2000 a 579 nel 2015. Il caso austriaco non è purtroppo isolato.
Vaccini: la situazione di emergenza in Italia
L’Italia, che pure ha una grande tradizione di ricerca, produzione e implementazione di politiche vaccinali illuminate, ha di recente ricevuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità un cartellino giallo per la caduta della copertura vaccinale ed è stata segnalata dal Centers for Disease Control and Prevention statunitense tra i luoghi ad elevato rischio di morbillo. Il numero di casi di questa malattia è infatti cresciuto in maniera preoccupante nel 2017, con oltre 2.000 ammalati dal mese di gennaio, a fronte degli 844 nello stesso periodo del 2016.
Politiche vaccinali: le vie possibili
Sul fatto che i vaccini costituiscano una cintura di sicurezza per tutti non devono e non possono esserci dubbi. Premesso questo, uno Stato può assumere due posizioni in materia di vaccini: promuovere una corretta informazione delle persone oppure proporre l’obbligo delle vaccinazioni.
L’Italia, a causa della sopraggiunta emergenza vaccinale, ha di recente scelto l’obbligatorietà. Secondo il Prof. Mantovani tale decisione era necessaria, ma è altrettanto importante accompagnarla con azioni volte a promuovere una corretta informazione.
Vi sono inoltre dei casi in cui per motivi medici è necessario prevedere eccezioni, ad esempio per i bambini affetti da malattie da immunodeficienza primitiva o da patologie oncologie. E’ compito di pediatri e medici specialisti segnalare la non idoneità di questi soggetti alla vaccinazione.
Obbligo vaccinale e corretta informazione
I dati della California confermano l’efficacia di questa scelta, effettuata 2 anni fa dallo Stato più ricco e liberale degli USA a seguito di un’epidemia di morbillo, per salvaguardare il diritto all’istruzione dei bimbi più deboli, che proprio per questo non possono vaccinarsi.
In soli due anni infatti la copertura vaccinale alla scuola materna in California è tornata oltre il 95%, ristabilendo così un’efficace immunità della comunità.
Chi si vaccina, infatti, protegge non solo se stesso ma anche chi gli sta intorno, contribuendo a ridurre la circolazione dei patogeni.
Non bisogna però dimenticare che, a fianco dell’obbligo, è indispensabile impegnarsi per una corretta informazione e promozione della cultura scientifica. Per il bene della salute di tutti, e dei più deboli in primis. Un ruolo educativo che la legge può auspicabilmente ricoprire: “Così la legge è per noi come un pedagogo” (Lettera di San Paolo ai Galati 3, 23).