Incontri “A tu per tu con la ricerca” al Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano
Quattro weekend, tra novembre e dicembre, per scoprire cosa significa fare il ricercatore, come funziona un laboratorio e quali sono gli obiettivi delle sperimentazioni, nelle sale del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano.
L’iniziativa “A tu per tu con la ricerca: Storie di questo mondo” permette a curiosi e appassionati di scienza di incontrarsi con giovani ricercatori, cimentandosi in giochi di discussione e attività sperimentali in laboratori interattivi. Il progetto, lanciato da Fondazione Cariplo, ha lo scopo di raccontare in modo originale le ricerche finanziate dalla fondazione negli ultimi 16 anni e al tempo stesso aiutare i ricercatori nella divulgazione delle proprie scoperte. A tale scopo, gli scienziati sono stati “addestrati” alla comunicazione con il pubblico – adulti, famiglie e scuole – proprio dal Museo Leonardo da Vinci.
Dopo i primi due appuntamenti di novembre, i 50 ricercatori coinvolti, vincitori dei bandi 2015 dell’Area Ricerca di Fondazione Cariplo, incontreranno nuovamente il grande pubblico nei giorni 3-4 dicembre e 19, 20 e 21 dicembre.
Domenica 4 dicembre nelle vesti di divulgatori scientifici ci saranno anche i ricercatori di Humanitas, la dottoressa Raffaella Parente e i ricercatori Romana Tomasoni e Davide Pozzi di Fondazione Humanitas per la Ricerca.
Divulgazione scientifica: come avvicinare la ricerca al grande pubblico
“Spiegheremo ai visitatori come funzionano le difese del nostro organismo, mostrando loro con dei semplici microscopi alcuni meccanismi biologici e il modo in cui le cellule del sistema immunitario fagocitano un agente patogeno.” – Ci anticipa Raffaella Parente, dottoranda e ricercatrice del laboratorio di Immunofarmacologia.
A seconda del pubblico in sala i temi affrontati e le modalità di comunicazione cambieranno. “Ai bambini proveremo a spiegare il nostro lavoro utilizzando delle scatole che rappresenteranno degli “ambienti” biologici: una cellula o un organo, ad esempio. Cercheremo di illustrare cosa avviene all’interno della scatola semplicemente osservandola dall’esterno.”
L’obiettivo è avvicinare scienza e ricerca al grande pubblico “per scendere da quel piedistallo su cui spesso ingiustamente noi ricercatori veniamo posti. Grazie al corso di divulgazione abbiamo capito quanto sia complicato dialogare con “i non addetti ai lavori”, a meno che non si faccia lo sforzo di utilizzare un linguaggio semplice e accessibile. In questo modo è possibile far sì che la gente comune ci capisca, ci ammiri e ci aiuti a trovare soluzioni utili per tutti.” conclude la dottoressa Parente.