Il Professor Cesare Hassan è stato insignito dall’American Society for Gastrointestinal Endoscopy del premio “Advancing Artificial Intelligence in Gastroenterology”
La prima edizione del prestigioso premio Advancing Artificial Intelligence in Gastroenterology della società americana di endoscopia gastrointestinale (ASGE) istituito nel 2022 e supportato da Medtronic, è stato assegnato a Cesare Hassan Professore Associato di Gastroenterologia in Humanitas University. ASGE ha conferito il riconoscimento al professor Hassan in quanto riconosciuto come uno dei pionieri nell’ambito degli studi sull’Intelligenza Artificiale in gastroenterologia, il cui fine è migliorare l’assistenza ai pazienti, incrementare i risultati della pratica clinica e dell’efficacia delle terapie attraverso la ricerca, la collaborazione e lo studio.
La cerimonia di premiazione si è tenuta a San Diego in California lo scorso 22 maggio.
Il tumore del colon retto è la seconda neoplasia più frequente dopo quella alla mammella in Italia, ma prevenirlo è possibile grazie all’importante programma di screening che nel nostro Paese coinvolge uomini e donne tra i 50 e i 74 anni. È un testo che non è assolutamente invasivo e consiste in un accertamento di laboratorio per la ricerca del sangue occulto nelle feci. In caso di risultato positivo la persona viene contattata da un operatore sanitario e invitata a sottoporsi a una colonscopia. È il principale esame strumentatale per controllare le pareti del colon che viene eseguito ambulatorialmente da un operatore esperto.
«Oggi, il grande passo avanti fatto dalla ricerca è che la colonscopia può avvalersi dell’Intelligenza Artificiale (IA), che aumenta notevolmente l’accuratezza dell’esame e riesce ad individuare anche lesioni più minuscole – spiega il professor Cesare Hassan. Infatti, già 30 anni fa era emerso che la colonscopia fosse un esame “operatore dipendente” in cui la variabilità del risultato era correlata a chi la eseguiva. Il motivo è dovuto al fatto che i polipi hanno un aspetto molto sfumato e l’occhio umano non sempre riesce ad individuarli e questo riduce l’efficacia della prevenzione». Grazie ad interfaccia graficamente molto potenti, i dispositivi si sono dimostrati estremamente efficaci e questa capacità è stata estesa alla colonscopia, nel momento in cui viene identificato un polipo l’apparecchio lo segnala con un suono e lo evidenzia con il classico “quadratino” come quello dello smartphone. Oggi, sono 6 o 7 i diversi dispositivi per colonscopia con IA disponibili sul mercato.
«Sin dall’inizio Alessandro Repici Professore Ordinario di Gastroenterologia in Humanitas University, ed io abbiamo partecipato alla progettazione, allo studio e realizzazione di algoritmi che potessero portare alla realizzazione di interfaccia di IA e successivamente siamo stati coinvolti nella validazione degli apparecchi – spiega Hassan. E una volta realizzate le macchine abbiamo condotto numerosi studi clinici per andare a valutare l’interazione tra l’uomo e la macchina e soprattutto quanto l’uomo potesse beneficiare dell’aiuto della tecnologia nell’identificazione del cancro del colon retto».
«I risultati degli studi sono stati estremamente positivi – informa Hassan – una riduzione di errore del 50% e un miglioramento del 30% nell’identificazione di lesioni pre-cancerose». Queste apparecchiature sono estremante sicure e hanno molti vantaggi: proteggono la persona dall’errore umano e producono un impatto molto positivo anche sui costi sanitari. Infatti, sono in grado di identificare un eventuale polipo a uno stadio talmente precoce che può essere eliminato durante la colon-scopia, con una ricaduta positiva sulla qualità della vita della persona.
La Task force di AI istituita da ASGE ha lo scopo di promuovere l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale nella pratica clinica in quanto, grazie all’enorme potenziale, è in grado di migliorare la velocità e l’accuratezza della diagnosi e dunque l’intervento terapeutico.