Al via l’anno accademico 2021/2022 di Humanitas University: «Ricordiamo le vittime del Covid e ripartiamo dalla pandemia per un cambiamento epocale»
Si è inaugurato oggi, 29 novembre 2021, l’ottavo anno accademico di Humanitas University. «Dopo due anni di pandemia che non possiamo ignorare pensando al futuro, siamo qui di nuovo in presenza e questo è stato possibile grazie ai vaccini», ha detto il rettore Marco Montorsi. Oltre al rettore, all’inaugurazione hanno partecipato il presidente di Humanitas Gianfelice Rocca, la pro-rettrice alla Ricerca Maria Rescigno, il sindaco di Milano Giuseppe Sala e il suo omologo di Pieve Emanuele, che ospita il campus, Paolo Festa, l’assessore per l’Istruzione, Università, Ricerca, Innovazione Regione Lombardia Fabrizio Sala, così come il ministro per gli Affari regionale e le Autonomie Maria Stella Gelmini, il ministro dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa. La cerimonia è stata anche l’occasione per conferire la prima laurea honoris causa in Medicina a Katalin Karikò, biochimica e Senior Vice President di BioNTec, con la seguente motivazione: «In considerazione dello straordinario contributo allo studio e allo sviluppo di una nuova generazione di vaccini basati sulla innovativa tecnologia a mRNA, tra cui quello anti Covid-19, a ulteriore conferma del valore dell’integrazione tra conoscenze mediche e applicazioni tecnologiche».
«Questo anno accademico – ha detto il dott. Rocca – lo apriamo con un pensiero alle vittime del Covid-19 e a tutti coloro che hanno sofferto per questo virus: come Humanitas, abbiamo curato 6.197 persone ma quello che è stato davvero importante è stato realizzare l’Emergency Covid Hospital che ha consentito di curare pazienti e liberare l’ospedale». La pandemia è stata però anche l’occasione per realizzare che serve «un cambiamento profondo»: «Stiamo assistendo a un cambiamento epocale che ricorda quello della rivoluzione industriale e che riguarda tutti gli ambiti della società, compreso quello della salute e delle scienze della vita», ha spiegato il presidente di Humanitas. Che auspica una maggiore collaborazione – proprio in un’ottica di miglioramento della qualità della vita – tra pubblico e privato, anche per quanto riguarda la sanità territoriale. «Senza le energie dei privati – ha avvertito Rocca – falliremo e saremo fortemente indebitati. E oltretutto non avremo toccato i problemi. Abbiamo una responsabilità: dobbiamo cambiare queste cose e non sbagliare le prossime mosse».
L’anno accademico appena iniziato porterà con sé delle novità, che sono state illustrate dal rettore Montorsi: «Abbiamo digitalizzato e innovato i nostri corsi, rendendoli più flessibili anche per andare incontro alle esigenze degli studenti. Il crescente bisogno di multidisciplinarietà ci guida verso il futuro e per questo abbiamo ampliato la rete delle collaborazioni con altri atenei. Ne è un esempio il Corso di Laurea MEDTEC, sviluppata con il Politecnico di Milano, che vuole essere la risposta concreta alle necessità di nuove competenze ingegneristiche all’interno del settore medico, o il Corso di Laurea in Infermieristica attivato quest’anno anche a Castellanza, insieme a LIUC e Humanitas Mater Domini».