Anestesia, Rianimazione e Terapia Intensiva e del Dolore
Un percorso per preparare in modo completo al trattamento anestesiologico sia in elezione che in urgenza o emergenza, alla medicinaperioperatoria, alla gestione del dolore e alle tecnichedi supporto diorgani.
Una rete formativa che include gli ospedali Humanitas e l’ospedale pediatrico Bambino Gesù per una preparazione completa.
Utilizzo di un innovativo programma di apprendimento basato sulle più recenti evidenze scientifiche, e un ampio ricorso alla simulazione di bassa, media e alta fedeltà.
Esperienze formative all’estero e una grande attenzione alla ricerca.
Durata: 5 anni
Direttore: Prof. Maurizio Cecconi
Profilo dello specialista
Lo specialista in Anestesia, Rianimazione, Terapia Intensiva e del Dolore sviluppa conoscenze teoriche, scientifiche e professionali condivise nella pratica clinica sia con la classe della Medicina che con quella delle Chirurgie. Durante il percorso formativo deve acquisire e sviluppare le conoscenze teoriche di base e specifiche della disciplina, l’abilità tecnica e l’attitudine necessarie ad affrontare appropriatamente, secondo gli standard nazionali ed europei, le situazioni cliniche connesse:
- alla Medicina Perioperatoria ed alla gestione dell’Anestesia Generale e Loco-Regionale nelle diverse branche della Chirurgia, in Ostetricia e per le diverse procedure diagnostiche e terapeutiche, anche non chirurgiche;
- alla Medicina per Intensità di cura, sia per la Terapia Intensiva postoperatoria che in Terapia Intensiva Polivalente e Specialistica;
- alla Terapia del Dolore, sia acuto che cronico, oltre che in ambito multidisciplinare e per le Cure Palliative;
- alla Medicina dell’Emergenza, intra ed extraospedaliera, ed alla Medicina delle Catastrofi;
- alla Terapia Iperbarica; alla Tossicologia d’Urgenza.
Obiettivi formativi
Lo specializzando deve acquisire conoscenze e capacità per condurre un trattamento anestesiologico appropriato e sicuro in tutte le branche della chirurgia, sia in elezione che in urgenza o emergenza, per il paziente di tutte le età. A tal fine, deve conoscere indicazioni e tempi delle tecniche operatorie più comunemente adottate in chirurgia generale, nelle chirurgie specialistiche, inclusa quella dei trapianti, ed in ostetricia. Deve essere inoltre essere in grado di gestire il rischio clinico, dalla valutazione preoperatoria alla fase postoperatoria, applicando i principi della medicina perioperatoria, gestendo il trattamento del dolore, e il livello di intensità di cura più appropriato per il postoperatorio. Lo specializzando deve saper utilizzare, interpretandole correttamente, le principali tecniche di monitoraggio invasivo e non, relativamente ai parametri respiratori, emodinamici, neurologici e metabolici; deve inoltre essere in grado di affrontare e saper gestire le principali situazioni di emergenza sanitaria intra ed extraospedaliera; essere in grado di diagnosticare e trattare i principali quadri di interesse intensivologico, comprese le complicanze di più comune osservazione nella gestione del paziente critico sia medico che chirurgico ed in condizioni estreme di emergenza, come nel soccorso al trauma, all’ustione e nei principali quadri di intossicazione acuta.
Lo specializzando deve quindi saper diagnosticare e conoscere le principali tecniche di supporto di organi e funzioni; gestire le criticità delle vie aeree, applicando in maniera idonea i diversi modelli di ventilazione artificiale in area critica, includendo condizioni ambientali straordinarie (trasporto di soggetti critici ed iperbarismo). Lo specializzando deve conoscere le basi anatomiche e fisiologiche della genesi, conduzione e percezione del dolore: deve saper far diagnosi, saper impostare il piano terapeutico, conoscere le caratteristiche farmacologiche e le modalità di impiego degli analgesici, nonché conoscere le procedure non-farmacologiche e saper gestire la cronicità del paziente con dolore.
Lo specializzando deve conoscere le indicazioni al trattamento iperbarico e le relative modalità di esecuzione, oltre che saper diagnosticare i quadri clinici per i quali il trattamento deve considerarsi elettivo, in particolare nelle condizioni di urgenza-emergenza. Deve inoltre acquisire la capacità di comunicare con chiarezza ed umanità col paziente e con i familiari anche riguardo al consenso informato (non solo nel contesto preoperatorio), al prelievo di organi e tessuti a scopo di trapianto ed al supporto terapeutico sintomatico per i pazienti EOL (End of Life); di interagire positivamente con gli altri specialisti e con le altre figure professionali sanitarie; di possedere competenze in merito a organizzazione sanitaria e governo clinico, conoscendo gli aspetti medico-legali e gestendo in modo appropriato il rischio clinico; di sviluppare, anche attraverso esperienze in simulazione, le competenze non tecniche anestesiologiche (ANTS); di perseguire l’obiettivo di un costante aggiornamento delle sue conoscenze attraverso la ricerca e la formazione permanente continua nei diversi ambiti della disciplina.
Sono previste rotazioni presso le strutture collegate Gavazzeni e Mater Domini durante il II e il III anno. Durante il II anno sono previste rotazioni di 3 mesi per l’apprendimento legato all’anestesia avanzata; durante il III anno sono previste rotazioni di 6 mesi per l’apprendimento legato alla rianimazione dell’adulto. Al V anno è prevista la frequenza, per 6 mesi, dell’Ospedale Pediatrico-Bambin Gesù di Roma per l’apprendimento legato alla rianimazione pediatrica.
Rete formativa
- Istituto Clinico Humanitas Gavazzeni – Bergamo
- Ospedale Humanitas Mater Domini – Castellanza (VA)
- Struttura complementare: Ospedale Pediatrico Bambin Gesù – Roma
- Strutture complementare: AREU
Simulazione
Il corso è stato sviluppato con un innovativo programma di apprendimento misto basato sulle più recenti evidenze scientifiche, utilizzando lezioni frontali, workshop in sala operatoria, simulazione di bassa, media e alta fedeltà.
La decisione di insegnare agli allievi alcune nozioni e tecniche di base è guidata dal fatto che la transizione tra l’università e la scuola di specializzazione rimane una fase impegnativa. Inoltre, attraverso il Test di ammissione nazionale, gli studenti provengono da contesti diversi, non necessariamente con esperienze passate in Unità di Terapia Intensiva o in Sala Operatoria. L’idea, quindi, di standardizzare il loro apprendimento e integrarlo con la realtà di Humanitas vuole rendere questo passo più facile, ripetibile e sicuro.
Opportunità formative all’estero
La Scuola ha contatti con centri internazionali per lo svolgimento di esperienze all’estero
Ricerca
La Scuola promuove interessi in ambito di ricerca, anche attraverso la partecipazione a congressi, a seminari e attraverso il contatto con gruppi di ricerca presenti in contesti nazionali e internazionali.